About

Sono nata in un caldo giorno d’estate di trenta e troppi anni fa, ma di estivo temo di non avere granché. Da piccola parlavo da sola, da adulta parlo di malavoglia, ma penso, penso molto, e la testa mi scoppia perché non riesco mai a venire a capo di nulla.
Sono abbastanza acida e disillusa, credo di esserci nata, ma nella vita, un paio di calci in bocca ben assestati hanno contribuito a perfezionare l’opera. Mi rimproverano spesso il mio egocentrismo, ma, dopo anni sprecati a tentare inutili slanci altruistici, credo di averne ben il diritto, visti i magrissimi risultati. Ho lottato e spesso ho perso: me lo dicono le ferite che si sono rimarginate, lasciando però cicatrici che non andranno più via. Sono stanca, ma nonostante tutto sento la voglia di vivere che mi residua nel sangue come una droga di cui si fatichi a smaltire l’effetto di high. E non riesco a smettere.
Adoro la pioggia, l’autunno, la notte, il buio e tutto ciò che mi concilia un mood adatto alla riflessione. Eppure ho anche qualche brandello di solarità, che mi rende, a dosi limitate, una persona piacevole e dotata di ironia e di autoironia.
Sono molto passionale, ma agli uomini tendenzialmente non piaccio e nell’ambito sentimentale sono portata al fallimento, alla fuga ed alla rinuncia. Vivo di emozioni forti, quelle che molti non sanno dare, quelle che, qualora dovessero accidentalmente nascere, muoiono subito e mi lasciano a chiedermi che senso avrebbe continuare.
In realtà devo comunque ammettere il mio fidanzamento pseudo matrimoniale con un uomo con cui sto come un tutù da ballerina addosso ad un muratore bergamasco: lo amo? Lo odio? Mi appello al quinto emendamento nell’attesa di vedere sempre più improbabili evoluzioni significativamente positive.
Ho anche un piccolo spirito kitsch che esprimo nei dettagli e che solo pochissime persone notano.
Questo blog, che dubito seriamente qualcuno mai leggerà, è il mio milionesimo. Iniziai a scrivere da piccolissima sul classico quadernetto nascosto sotto al materasso, ma mia madre lo trovò, lo lesse e furono subito dolori, visto che tra noi due all’epoca non correva esattamente buon sangue. Ovviamente il diario venne bruscamente interrotto e forse avrei dovuto prenderlo come un segno della mia scarsa affinità con la scrittura personale. Invece continuai imperterrita in ripetuti e sempre vani tentativi, di cui questo blog è l’ennesima espressione, immagino sarà fallimentare come sempre, ma staremo a vedere…
(Scritto il 02 Maggio 2012, non credo verrà mai aggiornato)

27 risposte a "About"

  1. quasi per caso, o meglio su tuo inconsapevole invito, son qui a scorrere le righe che parlano di te, chiedendomi se l’immagine fissata giusto un paio d’anni fa rispecchia il tuo odierno essere. Attuale o meno, l’essenza è forte, come forte si percepisce la necessità di sentire un abbraccio, uno solo, impalpabile, magari, ma molto, molto forte, intimo. Non dovrebbe essere negato a nessuno. Comincio ora a seguirti in questo diario, sfogliando le pagine, con occhi attenti e profondi. Buon cammino. in questa e nelle prossime vite 🙂

    1. Oddio, mi sono appena resa conto, grazie al tuo commento, che il mio blog esiste già da due anni. Un vero successo per una come me che tende a stancarsi facilmente delle cose e ad abbandonare tutto nel mezzo.
      Nella mia presentazione mi riconosco abbastanza, ma non più così totalmente come due anni fa.
      Di un abbraccio abbiamo tutti bisogno, anche quelli come me, che, al primo impatto, sarebbero disposti a giurare l’opposto.
      Grazie per essere passato di qui. Buon cammino a te, spero che quello qui su WP sia costruttivo e fortunato 🙂

  2. ecco qualcuno che non si lamenta per la pioggia, pensavo di essere malato… che scorpacciata quest’anno eh? chissà quante riflession!i…e allora nuotiamo in pozzanghere e pozzanghere di riflessioni, ciao

    1. Assicuro che i pregi sono ben ponderati dai difetti. Mi fa piacere che ci siano anche dei dubbi, mi piacciono gli atteggiamenti critici. Non so scrivere, scrivo per necessità, ma non ho nessun potenziale.
      Grazie del passaggio, buon weekend

        1. I dubbi possono nascere anche leggendo ciò che uno scrive. Cmq afferro il concetto, ma in realtà mi sento oggi molto meno dubbiosa che in passato. Scrivere bene non significa sapere un pò di grammatica e di sintassi, significa avere una vena originale e creativa e io non le ho, però grazie del complimento 🙂

  3. L’altra sera ho fatto un pò di giri nei vari blog, e mi sembrano tutti di basso livello!!
    L’altra volta ti avevo fatto i complimenti estetici circa il blog, ma non è solo quello, a me sembra che scrivi cose molto profonde ed emotive, ma con distacco, quindi questo crea un effetto distorto particolare. E scrivi anche bene. Perciò pollice su :)) A presto passa a trovarmi qualche volta se ti va ciao!

    1. Scrivo con distacco perchè spesso scrivo di cose passate, che ormai sono completamente estranee alla mia vita. Se poi ne parli in mdo profondo questo non lo saprei dire. Ci sono ottimi blog in giro, non molti ma ce ne sono e alcuni decisamente migliori del mio. Comunque grazie del passaggio e dei complimenti. Appena avrò un minuto libero passerò a leggerti.

  4. Molti aspetti della tua “autobiografia” se così si può chiamare, mi ricordano molto me stessa. Grazie per essere passata dal mio blog!!comunque credo che fino a che scriviamo per noi stessi non potrà mai essere un fallimento…o almeno spero 🙂

    1. Immagino che scrivere per sè stessi non possa mai essere fallimentare. Io scrivo quello che mi va, come e quando mi va, quando smetterò di sentirne il bisogno, smetterò di scrivere: è qualcosa che riguarda essenzialmente me e la mia vita. Non ho aspettative sul resto.
      Scrivi bene, mi ha fatto piacere leggerti

Scrivi una risposta a vomitandopezzidivita Cancella risposta