Weekend sul Pianeta Alpha-Alpha (Mi porto giusto un paio di cose…)

Oddio ma com’è possibile che Novembre stia già finendo? Non era iniziato ieri?
Non che Dicembre mi comporti normalmente ansie particolari.
Ci sono un sacco di cose da pagare ma confido nella tredicesima per ammortizzare il colpo.
A festività invece sto messa discretamente bene.
Babbo Natale invece è ormai troppo grasso per infilarsi nel camino.
Gesù l’abbiamo lasciato sul Golgota all’epoca di Pasqua.
E in famiglia non abbiamo bambini in onore dei quali dover mettere in scena pietosi teatrini.
Però quest’anno a Dicembre vado a Megalopoli.
Ed è questo il quid delle mie ansie.
In effetti era stato lo stesso anche lo scorso anno. E quello prima.
Però allora ci ero stata sotto Natale.
Due anni fa era stato carino. Freddo ma carino.
E soprattutto non sembrava affatto Natale.
Lo scorso anno avevo apprezzato da morire il fatto che l’aereo del ritorno fosse quasi vuoto.
La tizia dell’imbarco non credeva che io fossi io.
Mi aveva interrogata sui miei dati anagrafici.
Come se una girasse con una carta d’identità falsa senza sapere cosa c’è scritto sopra.
Sarebbe stato divertente: chiamare casa e dire che mi avevano portata in Questura per accertare la mia identità.
Sarebbe stato perfetto quei films natalizi incommentabili.
Quelli che sono un must del giorno di Santo Stefano. Che piuttosto mi suiciderei.
Certo se mi fossi tirata alla mia meglio figaggine sarebbe stato più adatto al tema.
Ma anche così era abbastanza idiotico.
Comunque, quest’anno a Megalopoli ci vado a inizio mese.
Che poi non ricordo bene sulla base di quali calcoli astrali abbiamo deciso così.
E ci resto solo per un weekend.
Avrei voluto portarmi solo il bagaglio a mano.
Progettavo di riempire una delle mie borse più trash e capienti e cavarmela così.
No: non è che mi manchino i soldi per stivare una valigia.
Più che altro mi manca la forza di sollevarla.
E io quando viaggio parto da sola e arrivo da sola.
Dal produttore al consumatore, via autobus, treni e navette.
A onor del vero credo che il Latitante verrà a recuperarmi in aeroporto.
Ma il resto del percorso sarà tutto in solitaria.
Intendiamoci: io amo viaggiare da sola.
Ma amo ancor di più viaggiare leggera.
E invece no.
Il Latitante mi fa sapere che MammaSuocera vorrebbe che le portassi alcune cosette.
(Ansia atroce).
Tutta roba che c’è anche lì ovviamente.
Capirei se volesse due litri di latte della capra autoctona della Montagna del Sapone…
Ma missà che le confezioni devono essere più belle da queste parti.
L’elenco è di quelli da rapina al supermercato.
Mi sento come se stessi partendo per il Burkina Faso o per il pianeta Alpha-Alpha.
Ora: MammaSuocera mi dice sempre che lei vorrebbe essere per me come una madre.
Ma anche no.
Al di là del fatto che una basta e avanza, se mia madre mi facesse richieste simili la fanculizzerei in trenta secondi.
Non la lascerei nemmeno finire.
Ma non è che posso scatenare la guerra con gli alieni, non quando c’è di mezzo la suocera, per lo meno.
Per cui mi tocca fare un cinema per chiudere mezzo mondo in una valigia da venti chili.
E trascinarmela town across town.
Con il Latitante che ci scherza su.
E non dico che dovrebbe farne una tragedia, ma stesse zitto non sarebbe male.
Chissà se resterà un po’ di posto anche per le mie cose.
Ma no: si tratta solo di un paio di giorni, di cosa potrò mai aver bisogno?

13 risposte a "Weekend sul Pianeta Alpha-Alpha (Mi porto giusto un paio di cose…)"

  1. dove latiterai con il Latitante? Questa bedda madre che mai vorrà? sistemala con un pezzo forte che la strabiliiiiii…tipo : LA MARGARINA!!!!!! haahahahah 🙂
    detto questo potresti fare semplicemente così: riempi la valigia con ciò che ti serve e lo spazio che avanza….avanza per la suocera. Se ciò significa essere guardate in mal maniera…..beh…se suo figlio veniva prendermi portavo di più…:P

    1. Andiamo in uno strabiliante posto di montagna che farà sì e no un centinaio di abitanti 😦 Magari dopo riesco a postare anche qualche foto di questo deserto di desolazione (boh magari mi piace anche: vedremo…).
      Hmmmm la margarina pesa: metti che poi le piace e la prossima volta me ne chiede una decina di chili: non va bene no no.
      Alla fine credo che farò la valigia privilegiando me stessa e lasciando un pò di posto per gli altri così non potranno dire che mi è mancata la buona intenzione.

  2. Il Latitante ti usa come surrogato di se stesso mi sa… una specie di suo clone femminile per non sobbarcarsi le incombenze di una madre affogante e soffocante (perchè con una così in casa ti vien voglia di trattenere il respiro mettendo la testa nella vasca da bagno sperando di non sentirla più)… riempi la borsa delle tue cose, le sue richieste, ahimè.. saranno esaudite solo in parte perchè tu hai cercato davvero ovunque ma non sei riuscita proprio a trovare ogni cosa… il Latitante con faccia contrita e pentita confermerà la tua versione dei fatti oppure non val la pena neppure dargli la lettera maiuscola per renderlo importante a questo punto..

    1. La madre in effetti non è una cattiva persona ma è terribilmente lunatica e quando si fissa su una cosa non c’è verso di smuoverla. Io e lei non siamo fatte l’una per l’altra, faccio sempre lo slalom per evitare di dovermi relazionare troppo con lei perchè andrebbe a finire male. Lei scarica tutto su di lui e lui a sua volta su di me. Stavo effettivamente meditando di far ragionare lui, visto che con lei è impossibile, vorrei trovare una via di mezzo come quella che suggerisci tu.
      Comunque non credo che al Latitante toglierò la maiuscola, se non altro perchè la sua latitanza la merita tutta.
      Buona serata 🙂

  3. Un mese fa ero a Padova, 29 giorni fa ero a Venezia. 28 giorni fa tornavo a casa con una sconfitta tra le dita che ho pianto più lacrime di quante se ne possano piangere in un anno intero. “Solo” un mese fa… a me sembra ieri. E se penso al Natale, alle feste in generale (tra cui il mio compleanno), pur amandole tanto da sempre, mi viene l’ansia. Pensa se dovessi fare una valigia provando a metter dentro il paese dei balocchi per una suocera…

    p.s.: “Quello non c’era/non l’ho trovato…”, funziona sempre a perfezione! 😉

    1. Mi dispiace per le tue sconfitte ma sono certa che ti riprenderai: si vede che sei una tipa tosta.
      A me il Natale non è mai piaciuto ma ultimamente mi scivola addosso come se nemmeno esistesse, magari sento un pò di tristezza quel giorno ma nulla di più.
      All’idea di “non trovare” alcune delle cose che mi sono state chieste ci stavo pensando anche io, ma mi è stato chiesto talmente tanto che sono rovinata lo stesso.
      Comunque grazie del consiglio 🙂

      1. Mi fa piacere dare l’impressione di essere tosta… e non perché lo sia veramente, ma perché negli anni ho lavorato in questo senso… bisogna pur difendersi! 😉
        Riguardo al resto… ma insomma… ma, a conti fatti, sei sicura che ‘sta relazione “ti conviene”? Mi sembra sempre che, in un modo o nell’altro, tu ci vada a perdere! E perdindirindina!!! 😀

        1. A me dai l’impressione di essere una che sa il fatto suo: forse dopo tanto a lavorarci sopra stai ottenenedo anche dei risultati e si vede 🙂
          Non so se questa storia mi convenga o no. Io al Latitante, nonostante ne parli sempre male, ci tengo. E comunque presto verrà il momento della verità e là vedrò cone stanno le cose davvero e come muovermi.

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